La fondazione

Mettere un punto di inizio alla storia del Gruppo Rocciatori Piaz non è facile. Dovendo, si può scegliere un tempo e un luogo. Il luogo è la piazza Luigi Dal Piaz, dove c’era il garage di Giuseppe Malfatti, per tutti il Malfa; il tempo è la fine degli anni 70. Giorgio Devigili, Willy Nardelli, Gigio Tait, Mauro Dalla Brida, il Tommasino Del Favero e ovviamente il Malfa avevano in quei giorni meno di vent’anni. Comperarono qualche mobile, un ritaglio di moquette per arredare il loro garage e comperarono un quaderno. Su quel quaderno iniziarono ad annotare entrate ed uscite. I soldi che ciascuno riusciva a mettere in entrata venivano registrati e si trasformavano in uscite, corde, chiodi, moschettoni, martelli: il minimo necessario che serviva per andare a scalare. Il minimo necessario che serviva per trasformare finalmente in alpinismo i primi esperimenti, nati nei pomeriggi d’estate sulle mura del castello di Mezzolombardo, sulle pareti della Banca di Trento e Bolzano, in un primigenio street boulder.

Così già nel ’79 le prime spedizioni verso il Brenta e le prime salite: la normale del Basso, la Hartmann Krauss sul Campanil Alto, la Brenta Alta. Il Tommasino, si dice, era l’unico che doveva dare conto ai genitori di cosa faceva quando se ne andava da mattina a sera o anche per due giorni, e non diceva mai la verità, gli altri andavano e basta senza dire niente a casa, oppure la raccontavano la verità e si sentivano pronosticare dai loro vecchi eventi infausti.

Nel 1980 il giovane gruppo si presentò al Rifugio Pedrotti, gestito da Celestino Donini, che guardava con sospetto quei ragazzi troppo giovani. Domani cosa volete fare? Lo Spallone Graffer? Ma siete matti? Lo avete mai fatto un sesto grado? E loro, sì certo in Paganella. Ma il sesto grado sul Brenta è un’altra cosa….

La mattina dopo si incamminarono e scalarono, a tiri alternati come sempre, lo Spallone Graffer. Lo scalarono senza dire una parola, dopo aver saputo che il giorno prima quella via aveva fatto una vittima. E al ritorno si guadagnarono finalmente la stima del Celestino Donini.

E così negli anni seguenti le salite si moltiplicarono: sul Brenta, ovviamente, ma anche in Sella e sulle Pale di San Martino, e al piccolo gruppo si aggiunsero altri amici, Enrico Nardelli, Giuseppe Malfatti, omonimo del Malfa, Pio Malfatti, Attilio Cattani, Sergio Tait.

L’amicizia con Benvenuto Laritti “Ben”, Ragno di Lecco, primo italiano ad aver ripetuto la via degli Americani sulle Aguille du Fou, e con questo il sogno di una spedizione sulle Ande spinsero Mauro Dalla Brida a scrivere il primo statuto del Gruppo che riprendeva di sana pianta quello dei Ragni di Lecco.

“Io a vent’anni non sapevo neanche cosa era uno statuto”, racconta il Giorgio Devigili, “era il Mauro che si era messo in mente questa cosa”.

Così il 7 luglio 1983 venne formalmente siglata la costituzione del Gruppo Rocciatori Piaz.

Oggi a distanza di 35 anni, settanta ragazzi si allenano nella palestra del Gruppo in piazza Erbe e venti, trenta persone lavorano tutto l’anno per far continuare in palestra e in montagna quella storia nata ormai quarant’anni fa nel garage del “Malfa”.

La nascita dell’attività agonistica

Nel 1994 venne costruita presso l’ istituto M. Martini di Mezzolombardo una struttura di arrampicata artificiale: l’iniziativa fu di uno dei nostri, allora assessore al Comune di Mezzolombardo, Willy Nardelli. Con l’ arrivo della prima parete attrezzata ed il crescente interesse verso l’ arrampicata sportiva il GRP ritrovò nuova linfa e aprì ai ragazzi e ai bambini.

Fu Nicola Berlanda a dare avvio a questa nuova fase nella vita del gruppo: non solo arrampicata in montagna ma anche l’insegnamento della arrampicata ai bambini e, nell’estate del 1997, con il primo gruppo di ragazzi l’inizio dell’attività agonistica con la partecipazione al Trofeo Topolino di arrampicata che si teneva ad Arco. A quello stesso periodo risalgono i primi appuntamenti settimanali di un’ora ciascuno per insegnare e far conoscere l’ arrampicata sportiva ai più giovani. L’iniziativa riscosse un successo sempre crescente e così il GRP si affiliò alla FASI e iniziò a disputare le gare che a quel tempo si tenevano in tutte le regioni d’Italia. Nicola Berlanda girò in quegli anni con i suoi giovani allievi tutta Italia per partecipare alle gare.

Oggi la formula si è modificata e i ragazzi del GRP partecipano alle gare della Junior Cup che si svolge ogni anno tra Trentino e Alto Adige.